Immaginate una serata a cena con amici: chiacchiere, risate, birre e magari una pizza. Tra una battuta e un brindisi, iniziate a mangiare e mentre gustate un succulento triangolino di margherita ecco che l’idea della vita attraversa la vostra mente. Guardate nel piatto la vostra pizza a cui manca una fettina e pensate a un personaggio buffo che se ne va in giro a mangiare pallini inseguito da fantasmini colorati che vogliono farlo fuori. La leggenda narra che sia questa la genesi di uno dei più famosi video giochi di tutti i tempi: Pac-Man.

Dopo poco più di un anno da quella pizza, Tōru Iwatani diede alla luce il suo capolavoro; era il 22 maggio 1980. Sono passati 40 anni da quando questa pietra miliare dei videogames iniziò ad invadere le sale giochi di tutto il mondo e ancora oggi è difficile trovare qualcuno che non conosca Pac-Man.
IL GIOCO
Il gioco è semplicissimo: con il joystick bisogna guidare il nostro eroe sferico attraverso un labirinto con lo scopo di mangiare tutti i pallini di cui è disseminato. A farci compagnia troveremo dei simpatici fantasmini (Blinky, Pinky, Inky e Clyde) che faranno di tutto per braccarci e farci fuori. Fortunatamente all’interno del labirinto sono presenti dei pallini speciali che una volta mangiati rendono vulnerabili per un certo tempo i fantasmini dandoci la possibilità di mangiarli e accumulare ulteriore punteggio.

Una volta completato il livello accederemo al successivo e così via, trovandoci di fronte sempre lo stesso scenario (in teoria) all’infinito.
CURIOSITA’
In realtà arrivati al livello 256, per via di un bug, la schermata che ci si trova di fronte è per metà invasa da simboli indecifrabili rendendo di fatto ingiocabile il livello. E’ stato grazie all’avvento del MAME che si è potuto verificare che realmente il gioco ha livelli infiniti. Infatti, grazie ad un hack, è stato possibile simulare la vittoria del livello 256 e verificare che il gioco riparte effettivamente dal livello 0.

La prima versione del gioco fu tacciata di essere eccessivamente semplice così i programmatori dotarono ciascun fantasmino di una propria “personalità”. Infatti lo script che descriveva il movimento dei cacciatori del Pac Man lasciò spazio ad un algoritmo aleatorio che rendeva il loro movimento meno prevedibile. Inoltre ciascun personaggio è stato caratterizzato da un comportamento peculiare.
Blinky è il fantasmino rosso, il più cattivo; parte muovendosi verso l’angolo in alto a destra e poi inizia ad inseguire Pac Man finchè non riesce a mangiarlo. Diventa più veloce ad ogni livello o quando ci restano pochi pallini per completare la schermata.
Inky, il fantasmino blu, tiene conto della posizione del nostro Pac Man e di quella di Blinky. In questo modo ci inseguirà ma dal lato opposto del bastardino rosso in modo da accerchiarci.
Pinky, quello rosa, è specializzato nelle imboscate. Tende a posizionarsi qualche pallino davanti alla nostra traiettoria cercando di chiuderci in spazi stretti. I professionisti del gioco sostengono che bisogna muoversi puntandolo in modo da mantenerlo a distanza ma facendo attenzione a non farsi chiudere.
Clyde è l’ultimo del gruppo, quello arancione; si terrà ancora più a distanza di Pinky e sembra muoversi come un ubriaco, con traiettorie senza senso; viene infatti additato come lo stupido della banda ma in realtà è anche lui un subdolo inseguitore per cui mai abbassare la guardia.
Oltre alle dinamiche di puro gameplay, Pac-Man ha anche rappresentato una vera e propria icona di stile: magliette, cappellini, carte da gioco, gadget di ogni tipo sono stati commercializzati in suo onore. Ancora oggi è uno dei personaggi più ambiti per la creazione di merchandise a tema.
Anche noi di arcaDIYa gli abbiamo dedicato una grafica per il nostro DUEL!